Quarta edizione
Donne che si preferiscono
Traiettorie del femminismo e del lesbismo
Il femminismo, spesso e volentieri salutato come meritevole antichità, torna senza permesso sulla scena politica internazionale e a sorpresa tutti vogliono essere femministi, ma forse ingombrando il posto delle donne?
Il lesbismo, un tempo non lontano scelta indecifrabile relegata nell’ombra, rischia di apparire oggi come una forma familiare uguale alle altre nell’Italia delle unioni civili.
La società del godimento mercantile offre diritti a clienti senza differenze grazie all’equivalente universale del denaro.
Le culture di liberazione parificano donne e uomini. Alle donne viene chiesto da ogni parte di accondiscendere al loro autosuperamento.
Intanto continuano i femminicidi e l’autoimprenditoria della messa in vendita di sé, mentre scompare la parola “lesbica” dalla giornata contro l’omotransfobia come dalla rivolta frocia.
Opporsi all’aufhebung della donna, concentrarsi sulla materialità dei rapporti di preferenza femminile e sull’originalità politica dei legami tra donne, scoraggiati eppure fecondi per gli interessi femminili, significa riaprire un conflitto di genere.